sabato 21 dicembre 2013

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E' strano il destino. E se non è il destino, è comunque strano il caso con i suoi sistemi e le sue coincidenze. Questa  pagina si è fermata qui ormai da tre mesi.

Oggi sono venute le colleghe di scuola a farmi visita. Sono venute per vedere come stavo e per riportarmi la borsa di mamma, quella che nel traumatico trambusto di quei giorni era rimasta, fra l'emissione di una sentenza da parte dei medici e l'altra, dimenticata nell'armadio di classe. Dimenticata non proprio, dato che a mamma non sfuggiva mai niente ed infatti puntuale, appena i primi atroci dolori avevano cominciato a lasciarle un po' di respiro, aveva chiamato Patrizia perché prelevasse dal suo interno certi importanti documenti.


Oggi aprendola ho ritrovato lei, con quel -2 stampato in copertina che suona adesso così beffardo. L'11 settembre quel -2 faceva pensare ad una vita chissà quanto ancora lunga, finalmente libera dall'appuntamento quotidiano con i ragazzi, ma presa ogni istante dalle mille cose che negli anni rimandiamo di fare, in attesa di avere finalmente un po' di tempo per noi. Il ballo tutte le sere, come del resto già faceva, con quel fisico da ragazzina, che io mi preoccupavo quando la vedevo uscire ad ore nelle quali, per me, era già abbondantemente passato il limite invalicabile della notte! Il mare dai primi di marzo agli ultimi di novembre, qualche vacanza in bassa stagione. E magari qualche collaborazione con cijecam re|design, riscoprendo i ferri e la macchina da cucire.

Oggi quel -2 parla chiaro, netto come una ghigliottina: -2 mesi, 11 settembre - 11 novembre, quell'11 novembre in cui, in dimissione dopo la prima chemio, gli effetti collaterali seguivano uno strano trend inverso a quanto ci si dovesse aspettare. Ma lei non mollava, ed io non mollavo. Nessuno di noi dava neanche per un attimo spazio all'avanzare dell'ombra. Noi vogliamo, noi possiamo e, dove non possiamo, può Dio. Perché noi siamo pronti a tutto. E chi è pronto a tutto può affrontare tutto, ed è invincibile.

E invece il male non ha dato scampo. Ed in un irrealizzabile attimo-lungo-quanto-una-vita ci siamo ritrovati privi di una donna capace di catalizzare in due giorni centinaia di persone, centinaia di messaggi e di gesti, migliaia di parole, neanche una sbagliata, niente fuori posto. E leggere sui quotidiani e ascoltare dalle testimonianze commosse al funerale, che non solo Dalila (che bel nome mi dicono in tutti gli uffici) era quella splendida persona che avevi sempre visto, fin da quando, da bambino, non avevi che occhi solamente per lei, ma che lo era ancora di più ed erano in tantissimi a poterlo raccontare.

Riaprire oggi questo blog, e ritrovarlo qui, fermo col pensiero a lei, è l'ennesima sorprendente testimonianza di come in questa vita non siamo affidati solamente alla casualità e alle coincidenze. Perché in quei -2 ho avuto, con mia sorpresa, la possibilità di dirle, come da tempo non facevo, quanto fosse importante per me e quanto avessi da esserle grato. Un giorno improvvisamente vennero alla mia mente alcuni aspetti di me dei quali vado particolarmente fiero: è inutile fingersi modesti, tutti sappiamo di avere dei pregi, e molto spesso stupidamente non andiamo neanche troppo d'accordo con essi (ah son troppo buono, mi fido troppo degli altri...). Ma quel giorno ebbi chiara una lista di qualità che sono alla base della mia vita e che non vorrei mai cambiare: seppi che venivano da lei e glielo volli dire. La cosa ci colse nello stupore.
In tempi non sospetti sentivo che se ne stava andando... ricordo che, quando la vedevo uscire, una strana, inspiegabile tristezza mi prendeva per alcuni istanti. E questo ci aveva fatto avvicinare.

Perché la vita non è mai completamente ingiusta, anche quando, suo malgrado, è costretta a lasciare che il Male, con il suo dolore e la sua iniquità, ci travolga. Ci sono fili invisibili: come la scia di una stella cadente nel cielo gelato di dicembre, che già due sere dopo mi diceva di non abbassare la testa, ma di continuare a volgere lo sguardo sempre in alto, oltre l'orizzonte, oltre il groviglio indistricabile del presente.

Vi dico GRAZIE. Uno per tutti. Non ve lo meritate, lo so. Ve lo meritate uno per uno negli occhi. Ma siete tanti, tantissimi, mai troppi, tutti così vicini. GRAZIE.

mercoledì 11 settembre 2013

PICCOLO MOTIVATIONAL

Fra le cose più traumatiche che la vita ci offre, c'è la fine delle vacanze estive ed il rientro a scuola. Sfido chiunque a dire che non prova una certa ansia, più o meno recondita, all'idea dell'arrivo delle prime settimane di settembre. Io, di certo, non la supererò mai.

Per questo tutta la mia stima e la mia comprensiva compassione vanno alle persone che, come mia madre, da sempre vivono settembre come il mese del rientro a scuola... e continuano a viverlo ogni anno per un anno ancora, ed un altro ancora, ed un altro in più, ed uno ancora in più ecc... ecc...


Così mercoledì mattina ho deciso di far trovare sulla tavola della cucina una piccola agenda - motivational, a ricordare che, alla fine, altri due anni (in attesa della prossima riforma) cosa vuoi che siano?!

Se vi piace, right click sull'immagine qua sotto


giovedì 29 agosto 2013

LA RICETTA (DOPPIO-ECO) PER UNA POLTRONA DI SUCCESSO #1

Se non siete persone pallose e con troppe pretese, vi voglio dare una ricetta della quale fare tesoro. E' una di quelle trovate che fanno felice il portafoglio, l'orologio e -non ultimo- il fortunato che le realizza. Gli ingredienti sono pochi e davvero molto semplici da reperire.

Prendete la classica poltrona da cassonetto. Si scorgono solitamente nei pressi delle batterie della raccolta dei rifiuti, prevalentemente in zone periferiche cittadine o in aperta campagna; raramente se ne possono incontrare  in quartieri centrali "bene" o storici a frequentazione turistiche.

Mi raccomando di seguire la stagionalità nel vostro criterio di raccolta. L'alternanza della natura va rispettata per poter cogliere solo oggetti veramente salutari. Diffidate delle poltrone tardo autunnali... escono solitamente con la pioggia e portano con sé una struttura fragile e danni irreparabili che rendono maggiormente complicati i nostri scopi...lasciatele a mani più esperte che sicuramente passeranno dopo di voi. Fate particolare attenzione anche alle colture tardo-primaverili: non vanno lasciate troppo sul campo: sono da cogliere in fretta poiché diventano facile attacco di parassiti ed insetti, sconvenienti per accogliere le nostre stanche membra una volta in camera o soggiorno.


La poltrona sarà il pezzo forte della vostra ricetta, quindi se non siete amanti dell'autoproduzione o non avete la giusta esperienza per riconoscere le specie selvatiche, rivolgetevi al vostro rigattiere di fiducia, avrà selezionato per voi la merce migliore a prezzi senz'altro convenienti.

Una volta recuperata la vostra poltrona, ricoveratela in luogo fresco, asciutto e ben areato, lontano da polveri e generi di consumo per circa una settimana. Prendetevi del tempo per conoscerla ed osservarla e lasciatele modo di giungere a completa stagionatura. In questo periodo valutatene la qualità del rivestimento e della tappezzeria in genere: non importa quanto demodé sia, deve essere perfetta ed immacolata. Ponete particolare attenzione alle rifiniture al di sotto della seduta: è lì dove l'occhio non arriva che si celano gli interventi più importanti da fare!

La struttura presenta degli ospiti nelle loro gallerie? Nessun problema, valuatene solamente la stabilità ed assicuratevi che sia davvero solida.... tutto il resto non conta!

Ok... abbiamo la nostra base.... l'impasto sta lievitando... ci vediamo alla prossima lezione!

lunedì 26 agosto 2013

Anta makeover: da sportello a cornice

Questa frase, alla cui origine non so risalire, è stra-abusata... e ho sempre pensato che fosse anche un po' troppo sdolcinata e poco realistica. Però poi mi è capitato di incontrare una casa e delle persone che rispondono perfettamente alla situazione che descrive. Così ecco svelato il motivo di sì tanto lavorare/1 e sì tanto lavorare/2


E la perla delle perle per chiudere il nostro pseudo-tutorial: foto peggiore vs foto migliore. Che in questo caso, è vero, si somigliano decisamente! ;)

sabato 24 agosto 2013

Anta makeover - part two

Eccoci alla seconda parte del nostro parody-"""tutorial"""...

Nota semiseria: la vernice passa perché il nastro di carta ne ha viste più dell'anta stessa e perché il vetro non era affatto pulito! In condizioni normali non succede, ma lo sapete meglio di me!

Inizialmente ero partito con l'idea, date proprio le pessime condizioni del legno, di verniciare grossolanamente e poi passare la carta per asportare la vernice in alcuni parti. Arrivati a questo punto meglio lasciare così, perché l'operazione potrebbe portare a risultati sgradevolmente inaspettati...

Passo all'assemblamento e ci vediamo a lavoro finito!

giovedì 22 agosto 2013

Anta makeover - Not affiliate with the original. Parody DIY

Già detto che quando una cosa sopravvive a numerose prove di resistenza merita una seconda possibilità. E' il caso di questa anta che salvai dallo smantellamento di uno di quei classici mobili-vetrina da soggiorno (squallido) degli anni '90. La salvai per modo di dire, visto che in 24-mesi-dico-24 l'ho vista girovagare per gli angoli più disparati e remoti del giardino, garantendosi un mix alquanto eterogeneo di intemperie (che ha previsto la nevicata più abbondante degli ultimi cinquant'anni, il freddo più persistente degli ultimi trent'anni, il marzo più piovoso degli ultimi sessant'anni e le temperature più calde degli ultimi dieci. E non voglio dimenticare la grandine, che quella, si sa, quando si parla di vetri lasciati all'aperto...)

Senza svelare il progetto finale, [giusto per creare quella suspence da sceneggiato sul cinque (canale tv) alle quattro (dell'orologio) del pomeriggio dei (giorni) feriali estivi (non ne so niente io, eh!)], vediamo step by step come ti nobilito un'anta.

 

sabato 3 agosto 2013

cijecam life coach

L'aver fatto sistemare dopo anni di patimenti tutte le finestre di casa (11 per 4 stanze!), mi stimola a farvi dono di una massima di vita che ho maturato queste mattine, in cui sto riscoprendo il piacere di spalancare gli infissi appena sveglio, senza profondere sforzi sovrumani e produrre suoni urticanti per la psiche.

chiedimi pure dei fonts!

Ecco, sarebbe da attaccare alla porta di casa, in modo da ricordarsene ogni mattina uscendo. Detto questo, è ovvio che, invece, la famosa Anta non la riparerò mai...
E' sempre bene aver a portata qualcuno con cui prendersela!

martedì 30 luglio 2013

Anywhere but here / atto secondo

In realtà oggi c'è un'aria perfetta, fresca e cristallina. Più che fuggire altrove, ci vorrebbe questa bella attrezzatura davanti casa, in aperta campagna, magari fronte mare. Chiedo troppo? ;)


Fortemente consigliata tutta la board "Landscaping&outdoor" e soprattutto la visione del link all'immagine! Intanto mi accontento della solita vista...


E per i soliti esagerati, qui trovate l'atto primo.

lunedì 29 luglio 2013

ANTA TI ODIAMO

L'armadio in corridoio lo odiamo. Dozzinal-anni '80, bianco ingiallito, non ha mai avuto un'anta, una, che fosse registrata a dovere. Ma da diversi mesi quella che funge da dispensa non vuole stare aperta e non vuole stare chiusa. Fa un rumore sinistro mentre si oppone nella ricerca di qualcosa al suo interno, spara una fucilata a salve ogni volta che la vorresti richiudere. E poi resta lì, a mezz'asta.


E allora FANCULO! Non ci fotti anta maledetta. Adesso lo sai, TI ODIAMO! Ed ora che lo hai tatuato in fronte, il nostro messaggio per te rende il passaggio in corridoio così appagante. Senza contare quanto il locale sia davvero più attraente. Abbiamo vinto noi, per quanto continuerai ad opporti.

E voi che messaggi vorreste lanciare alla vostra casa?


mercoledì 24 luglio 2013

Anywhere but here

E' un paio di giorni che vorrei essere in qualsiasi posto a parte qui. Poi ci si è messa sta  tartaruga...


domenica 14 luglio 2013

THINGS I LIKE

Le mani continuano ad essere ferme. La mente, però, ricomincia a muoversi. Si fa coraggio pensando ad un po' di cose che le davano forza. Voi cosa mettete nella lista?

mercoledì 12 giugno 2013

Oggi sogno... Rick Grimes!

Questa è bella e andrebbe analizzata a fondo. Ormai non faccio una dormita come si deve da mesi! Le mie notti sono tormentate dai più assurdi incubi, di quelli che anche se vedi i colori delle cose, all'orizzonte e tutto intorno a te è notte. Cielo nero, gente che diparte, catastrofi naturali, asini e gazebi di plastica. E poi una quantità abnorme di estratti catastali.

Se intorno alle una prendo sonno, alle 1:30 chiama il bagno, alle 2:15 primo risveglio, poco prima delle tre il secondo e così via fino... fino all'arrivo di Rick Grimes! Rick Grimes si presenta ad un'ora che non so indicare... perché dopo di lui arriva l'oblio. Deve essere un'ora decisamente tarda, perché arriva dopo minimo 4 risvegli ed anche se il suo effetto finisce ai primi albori, il suo passaggio segna l'inizio della notte, una notte da un paio d'ore, ma sempre notte.


martedì 11 giugno 2013

Oggi sogno blu!

Oggi sogno blu... soprattutto quello dei due cancelli in legno, uno aperto sul mare e l'altro che lascia intravedere un'esplosione di natura! Sarà l'aria fresca al punto giusto di questa giornata. Ho voglia di mare... e questo è un buon segno!


lunedì 10 giugno 2013

Oggi sogno bagno.

Nell'estenuante attesa di poter ritornare in attività, mi viene da parafrasare il tanto celebre quanto odiato motivetto "menomale che Pinterest c'è...."! In questi quasi-tre-mesi di arresti ho curato e sto curando la mia pagina Pinterest con maniacale attenzione. Ogni giorno benedico gli inventori di sì bello social.

Oggi-Sogno-Bagno. In una delle mie tante riflessioni di galeotto, ho realizzato quanto sia scomodo avere un bagno senza acqua calda al lavandino, senza una cabina doccia e soprattutto con lo scarico del wc in modalità secchio. Quindi ho raccolto qui le mie ispirazioni, ho deciso misure, rivestimenti, materiali, rifiniture e definito i tempi di realizzazione. E mi do tempo 7 giorni dopo la mia ripresa per avviare i lavori! :)



domenica 2 giugno 2013

Quel quadro fuori dalla finestra...


Come si sbuffa per scritto? E' un dilemma che mi assilla ultimamente. Spesso vorrei riassumere le mie parole in un eloquente e tutt'altro che soave afflato. La mia vita in questi giorni si riassume in uno sbuffo. Saltuariamente di noia. Soventemente di rabbia e frustrazione. Assiduamente di dolore (fisico, neh!). Costantemente di sconforto.

martedì 30 aprile 2013

Oggi mi sono fatto tre regali

Non fissiamoci sempre sul target. Questo mese ho mostrato resistenza, pazienza, regolarità, tolleranza, rassegnazione, velato ottimismo, parziale coraggio, sporadica isteria e, secondo me, decisa (ma non decisiva) intraprendenza. Quindi mi merito, stasera, di poter divagare un po'.
Dicevo che oggi mi sono fatto tre regali. In realtà, però, i regali non si pagano; quindi tecnicamente, dato il caro prezzo che sto scontando adesso, sconterò stanotte e, temo, sconterò domani, sto usando il termine sbagliato.

In ogni caso stamani, nella mia prima passeggiata quotidiana, mi sono concesso il lusso - per la bellezza di 1500 metri - di possedere un cane. Kyra, bastardina vivace ed ubbidiente, la quale ha subito dimostrato uno smodato entusiasmo per il sottoscritto, appena mi ha scorto in fondo al rettilineo, che neanche il povero Argo sui cumuli di letame di mulo al rivedere sapete voi chi.
Mi ha accompagnato, preceduto, recuperato, seguito con lo sguardo, ha ubbidito senza problemi ai miei "No!" pacati (non dovrai salire sul mio divano, ma il mio non-cane per 1500 metri nella fogna nera non ci si infila!).
Alla fine, però, arrivato alla porta di casa, ho dovuto guardare in faccia alla cruda realtà: ho irretito e sperduto con il mio rinomato savoir-faire una povera cucciolona che adesso dal bosco delle Ghiandaie si era ritrovata a Ediliziapopolareville. Fortuna che la nostra Kyra era una "facile" (dura da digerire per me, sigh!) ed al suo collare faceva bella mostra di sé una targhetta a forma di osso con tanto di nome, telefono, racapiti e secondo me -prima che si staccasse per il vento- anche un buono benzina per riportarla alla sua cuccia. Primo regalo e prima fatica andati.

lunedì 22 aprile 2013

La poltrona dell'arma (e le paranoie)

[Chi non sopporta le paranoie salti al paragrafo n. 3]

Vi ricordate cosa dissi qui, nel primissimo post di questo blog? Ovviamente no. E allora andate a rinfrescarvi la memoria: secondo paragrafo dopo la riga con le generalità anagrafiche. Se avete notato vi ho dato la possibilità di arrivarci cliccando su tre parti distinte del discorso ma, se non basta, ecco: "Se volete farmi uscire di testa fatemi stare mezza giornata con le mani in mano. E, se volete che la mia follia raggiunga il punto di non ritorno, fatemi stare mezza giornata con le mani in mano e contemporaneamente senza idee pel capo!"

Ok, eccomi qui! Fuori di brocca. Ho le mani in mano precisamente dalla mattina di mercoledì 20 marzo. Mani che fra l'altro si erano mosse per la scarsamente-creativa attività di fotografare il piano di un tavolo ed una sedia abbarbicata su un olivo. Ed ho il cervello in pappa da una settimanetta, credo. Ha provato a tenere botta per un bel po' di tempo, sognando e facendo progetti lurkando su pinterest, ma la verità è che anche lui, poraccio, non può che sentirsi preso in giro da un braccio esecutore che puntualmente ignora i suoi stimoli.

Ergo, per sopravvivere almeno telematicamente, oggi vi mostro un vecchio lavoro, approfittando della foto scattata da Ilaria di IDA Interior LifeStyle in occasione della sua visita a Livorno. E già in questo sta l'assurdità: per scrivere di una poltrona che sta in un locale a dieci minuti da qui, vado a scomodare uno scatto in arrivo dall'Olanda... :\


In ogni caso questa poltrona è quello che ci vuole. In pesante stile country, di quello dall'improponibile fantasia a fiori e dal legno chiaro rifinito con la vernice trasparente più sintetica ed artificiale che potesse esistere intorno agli anni '80. Sono bastate un paio di mani di bianco satinato ed il tocco in più, una di quelle scoperte che migliorano la giornata quando sei in cerca di materiale fra vecchi sacchi e fondi di cantine: la coperta con lo stemma dell'arma dei carabinieri!

Prometto che appena sarò in grado vi farò vedere qualche dettaglio in più del lavoro, nel frattempo godetevi l'unica immagine del prima che mi sono ricordato di fare (damn!): la fantasia (o meglio: la uccidi-fantasia) dei cuscini. ***Aggiornamento! Ho trovato nell'angolo di una foto l'oscena!***




giovedì 21 marzo 2013

Vita da pollaio...

Se dal legno di un pollaio demolito possono rinascere un'infinità di cose... figuriamoci cosa si può tirar fuori dalla rete metallica! In giro si trovano un sacco di idee interessanti e di facile realizzazione!


Ecco... questa sedia la definirei un prototipo (anche perché l'ho realizzata con della materia prima così scadente...).  Ma cosa ne pensate della chicken wire usata... come tappezzeria? Audace, sì, ma per nulla azzardata. Posso garantire che è comodissima... magari da limitare negli usi estivi ;) ... secondo me lancia un'idea decorativa niente male. La vedo bene anche usata su dei cuscini di stoffa chiara e grezza, magari ad ammorbidire la seduta di una panca da giardino...


Mah... il vostro parere qua sotto! Gli insulti (non originali) saranno moderati... ;)

mercoledì 20 marzo 2013

NEW TEXTURE

Stamani, in barba alle solite afflizioni mattutine, ho preso la macchina fotografica. Il tempo era perfetto -grigio ed uniforme- per andare a fare quello scatto che da mesi mi ero riproposto di fare. Si tratta del piano del mio tavolo da lavoro per esterni. Perfetto per aggiornare la pagina delle texture in cijecam veritas© ;)

Clicca sull'immagine e visualizza la pagina per scaricare
Un'iniezione di vita! Mi basta davvero poco in questo periodo!! :) 
Questo legno mi piace davvero tanto. La macchia verde mi ricorda il maldestro tentativo di travasare della vernice, che ha trasformato Piera nell'incredibile Hulk (fortunatamente non con la medesima rabbia). La macchia gialla proprio non me la ricordo... non è lì che feci l'ultimo mobile giallo che ho realizzato. Chissà... mi verrà in mente.

I segni di levigatura sull'asse più in basso sono lì dai primi di ottobre, quando facevo il tavolone per il bar. La tinta bianca (davvero resistente!) è la colatura grossolana scesa da un pannello, perché la fretta, si sa, è cattiva consigliera! La velatura verde muschio è invece il segno di una -adorabile- stagione inclemente.

Ah sì... un tavolo da lavoro invecchiato è meglio di un diario o di un album fotografico! ;)

venerdì 1 febbraio 2013

cijecam re-design su bloglovin'

Ho messo su il nuovo bottoncino per seguire cijecam re-design tramite bloglovin'... Penso che possa essere utile per leggere più facilmente i propri blog preferiti! Cliccate al link qui sotto:



giovedì 31 gennaio 2013

I RISCHI DEL MESTIERE

Queste fasce di stoffa furono responsabili di un'invasione di coleotteri in casa mia, la scorsa estate. Sì, vabbè, "invasione"... in realtà si trattò di soli due esemplari vivi ed uno defunto, ma stiamo parlando di simil-scarafaggi alati, capaci cioè di volare e soprattutto di farlo esclusivamente nelle ore notturne con un rumore da elicottero. Trauma a vita.

In ogni caso la sconvolgente esperienza valeva la pena di essere vissuta, anche se furbizia insegna che quando si introduce in casa materiale dalla dubbia provenienza, lo si debba far stazionare un po' all'aperto prima di sottoporlo a completa disinfezione.

Metri e metri (ma metri e metri!) a motivo floreale colorato e ben fatto, recuperati chissà da cosa, già pronti con la piega per trasformarsi nelle rifiture di borse, ad esempio. Ho fatto un prototipo. Vi piace? Suggerimenti per impiegare il resto?


venerdì 25 gennaio 2013

SGABELLO SCRAPWOOD!

Sì, proprio gridato! Gridato perché mi piace troppo! Gridato perché mi piace ancor di più il fatto che le foto di questo post siano scattate nientepopodimenoche da Ilaria! E gridato anche perché adoro il grigio che gli fa da sfondo. E ancor più gridato perché quella finestra dietro è irrisestibile!







martedì 15 gennaio 2013

NEW BUTTON!

Fra pochi giorni su cijecam re-design... schiscia il nuovo butun! Uno strumentino utile e simpatico per scaricare un po' di simpatiche textures in stile cijecam! Stay tuned! ;)


lunedì 14 gennaio 2013

LML - All'origine

Amanti del vecchiumeee! Qualche tempo fa un'amica fece orgogliosa mostra via facebook dello splendido tavolo che aveva acquistato in rete. Forma "strana", smalto blu e patina che trasudava tempo. Attratto per non dire totalmente invaghito volli approfondire l'origine di cotanta bellezza.... Feci la scoperta del paese dei balocchi!

Consiglio a tutti un giro su All'origine, un bel negozietto on-line dove si trova decisamente di tutto! Andate, sfogliate, sognate, innamoratevi, scegliete il pezzo giusto per la vostra casa e poi... chiamatemi! Perché mi sono reso conto di possedere per un buon 90% un sacco di cose simili! ;)


Scherzi a parte... ma avete visto che prezzi accessibili?!

domenica 13 gennaio 2013

La domenica al Bar Gambarotta#3

 
La prima casetta è ancora lì... tanto piccola vista da fuori, che non si capisce come fosse possibile viverci. Piccole le finestre, basso il tetto, stretto il viottolo d'accesso, piccola la legnaia. Tanto piccola e isolata da non capire, con le dinamiche di oggi, cosa potesse spingere a continuare lì, magari dopo il primo freddo inverno, quella follia maturata nella mente di Giuseppe in quel viaggio Australiano. Eppure bastava salire in quota pochi passi per incontrare la certezza della vecchia comunità di pastori, il conforto del campanile, il fumo in cima ai camini: perché fermarsi proprio là sotto? Adossati al monte, a pochi metri dalla scarpata... la terra non sarebbe mai bastata per gli animali o per l'orto.

Eppure di lì a breve la piccola casetta non fu più l'unica costruzione dello skyline del piccol(issimo) borgo di Gambarotta***

mercoledì 9 gennaio 2013

C'era una stoffa che non finiva mai.



Ci sono stoffe che ti porti dietro per tutta la vita. Ogni volta pensi che è l'ultima volta che le usi ed ogni volta ne rimane uno scampolo che decidi di conservare comunque, anche se sei certo che non potrai farci assolutamente niente. Puntualmente poi arriva un lavoro e loro sono la soluzione perfetta, che ne sia rimasto un metro o pochi centimetri.

E' il caso di queste due belle sedie anni-50-andanti e dell'intramontabile accoppiato riga-foglie in versione grigia. Con l'espediente della mezza seduta perché, diciamocelo, questa era proprio l'ultima volta che mi potevo permettere di usarle!



Sì... e lo so, lo dico anch'io, due sedie così meritavano di tutto e di più in termini di colore... ma non ero io che decidevo e questo total white, in fin dei conti, mi sembra comunque una soluzione decisamente energica!




ps. ma chi si ricorda perché, a suo tempo, le comprai?


giovedì 3 gennaio 2013

Pied de poule & co./2

Alla fine non sono venuti per niente male! [ --> loro ]
...E aspettate di vedere cosa vi tiro fuori dalle maniche! ;)

Un po' avvitato, questo!


Sunbathing...

 
Beware the goose